Stop alla remissione in bonis

Stop alla remissione in bonis

Stop alla remissione in bonis

Stop alla remissione in bonis (non si può andare oltre la data del 4 aprile 2024 per la comunicazione della cessione del credito). Niente bonus per chi ha debiti erariali. Abbiamo anche il controllo da parte dei Comuni.

Il bonus ristrutturazioni scende al 30% dal 2028.
Ovvero: rimane al 50% fino a fine anno.
Dal 2025 a tutto il 2027 scende al 36%.
Dopo, scende al 30%.

Il bonus mobili e il bonus verde dovrebbero sparire dal prossimo anno.
Così il bonus caldaie sparirà, eccetto quelle ibride o elettriche. Quelle a gas o metano spariranno.

Tutto questo per avere un taglio drastico alle spese sostenute, che ammontano ad oltre 122,6 miliardi di euro.

Anche se, solo nel 2022, l’Italia ha risparmiato 3 miliardi di euro in acquisti energetici fuori Paese; il consumo del gas è a -17% fra agosto 2022 e gennaio 2024.
Meglio di quanto auspicato dal piano energetico RePowerEU (maggio 2022, in piena crisi energetica per la guerra Russia/Ucraina).

Primi della classe nel risparmio energetico e primi della classe nelle spese.
Abbiamo sistemato quasi mezzo milione di case, pari al 4% del totale.

Un po’ più di una goccia nel mare: una goccia molto costosa.
Lo scopo era onorevole, il risultato pessimo.
Per cui, se vogliamo intaccare l’inquinamento dovuto alle emissioni nocive delle nostre case, servono nuove idee.

Quand’anche trovassimo la/le soluzioni per non dipendere energeticamente da fonti fossili e non inquinanti in termini di CO₂ (penso ai nuovi impianti con il nucleare), il problema rimane:
il nostro patrimonio edilizio è energivoro e, soprattutto, gli impianti esistenti che usiamo per riscaldare casa inquinano. E tanto.

Potete scrivermi a tony_console@yahoo.it